“Nel momento in cui noi contattassimo, almeno per una volta, l’ aspetto della transitorietà di tutti i fenomeni, e che questa nostra esperienza di transitorietà fosse davvero un’esperienza vissuta e non solo una bella frase filosofica che noi amiamo ripetere, credo che avremmo uno strumento in più per far fronte, con pazienza, alle situazioni di sofferenza, poiché la pazienza può germogliare e crescere solo nella consapevolezza che tutto è transitorio.
Se ci fosse qualche cosa di definitivo, sarebbero più che giustificate l’impazienza, l’irrequietezza e la rabbia conseguenti.”
Miten, nel commento sulle parole di Shantideva sulla pazienza, ci offre insegnamenti, approfondimenti dottrinali, divagazioni filologiche, filosofiche e storiche, condivisioni di esperienze vissute in un flusso che molto ci svela del suo modo di procedere nelle questioni che lo appassionano e lo impegnano da tutta una vita.